martedì 15 marzo 2011

Uniti senza se e senza ma

Vereint: Alessandro Bertoldi (PDL) und Mirko Gasperi (BS)
Der Koordinator von "Giovane Italia" (PDL-Jugend) der Provinz Bozen, Alessandro Bertoldi, weiß offenbar nicht mehr, wo links und rechts ist, und noch weniger, wo er selbst steht. Noch vor kurzem erklärter "Antifaschist", der sich klar vom CasaPound-Aufmarsch in Bozen distanziert sehen will, heute Seite an Seite mit dem Blocco Studentesco (CasaPound-Studierendenvereinigung) anlässlich der italienischen Jubiläumsfeierlichkeiten. 
Für die "Manifestazione studentesca ufficiale per il 150° dell'Unità d'Italia", die am 18. März am Mazzini-Platz in Bozen stattfinden soll, wird zur Zeit massiv im Internet und durch Flugblätter geworben. Die Veranstaltung ist mit der viel sagenden Bezeichnung "i promotori" unterzeichnet; wer alles dahinter steht, bleibt unklar.
Was sich jedoch mit Sicherheit sagen lässt ist, dass sich für diesen festlichen Anlass zwei Jugendliche die Hand gereicht haben, die offiziell getrennte Wege gehen. Der eine ist Mirko Gasperi, Koordinator des Blocco Studentesco, der auch in Bozen immer einflussreicher werdenden Studierendenvereinigung von CasaPound (an zahlreichen italienischen Universitäten stellen die Jungfaschisten die Mehrheit). Der andere Alessandro Bertoldi, Koordinator der lokalen PDL-Jugend und seit wenigen Tagen Vorsitzender des nationalen PDL-SchülerInnenverbandes. Selbstverständlich, dass auch CasaPound Bolzano stark mobilisiert und bei der Veranstaltung präsent sein wird.
Alessandro Bertoldi, PDL
Hatte Bertoldi sich noch anlässlich der Gegendemonstration vom 5. März vehement gegen den Ausdruck "neofaschistische Achse von CasaPound, Unitalia und PDL" gewehrt und erklärt, "Io mi trovo benissimo con tutti nel mio partito, con alcuni meglio e con altri meno. Non sono un problema gli altri, io vengo da una cultura liberale non sono e non posso essere fascista...sono anticomunista e antifascista!", so widerlegt er sich durch diese leider nicht neue Komplizenschaft selbst. Schon vor zwei Jahren wurden die neofaschistischen und revisionistischen Tendenzen der PDL-Jugend angeprangert.
Diese bedenklichen Entwicklungen im PDL, der auch auf nationaler Ebene die extreme Rechte salonfähig gemacht hat (nichtsdestotrotz ist er Lieblingspartner der SVP, wenn es um politische Pakteleien geht), offenbart das ganze Dilemma der Italien-Feierlichkeiten: Im Zeichen einer "nationalen Identität" werden alle politischen, sozialen und ökonomischen Differenzen aufgehoben, verbrüdern sich Linke und Rechte und Rechtsextreme, padroni und operai, Bonzen und Prekarisierte. Vereint ohne wenn und aber eben.

7 commenti:

  1. Ho già risposto brevemente su facebook, ma ritengo di non dovervi mettere in vista e fare pubblicità sollevando il caso. Sapete benissimo che a quella manifestazione siete stati invitati anche voi adirittura come organizzatori. Voi e gli Studenti Consapevoli non avete voluto aderire perchè incapaci di accantonare pregiudizi e rancori. Di conseguenza, per colpa vostra, gli aderenti al Comitato studentesco giovanile ufficiale per le celebrazioni del 150° dell'Unità d'Italia (autorizzato direttamente da quello provinciale ufficiale, di cui sono Resp.giovanile) si è composto solo da persone collocabili nel centro-destra e a destra. "I promotori" significa, tutti coloro che contrariamente a voi hanno voluto aderire senza utilizzare simboli di partito e mettendo da parte la propria appartenenza per festeggiare il compleanno dell'Italia; nello specifico io e Mirko che abbiamo curato la parte organizzativa, i nostri nomi sono sopra come avete notato anche voi. Non mi sembra ci siano ombre. Dovreste provare un pizzico di vergogna avete perso una grande occasione per dimostrarvi intelligenti e per voler bene all'Italia. Io sicuramente da liberale anticomunista e antifascista quale sono non ho alcun problema a collabborare in queste occasioni particolari, unitariamente a comunisti, fascisti, antifascisti, dipietristi, socialisti per il bene specie dei giovani Italiani e Italiani in lingua tedesca dell'Alto Adige. Forse voi ne avete più di uno! Notate la differenza.

    Comunque Vi saluto cordialmente e Vi aspetto venerdì 18 alle 9 in piazza Mazzini,

    Viva l'Italia!

    Alessandro Bertoldi
    (In quest'occasione, non Dirigente PDL, ma onorato di essere Responsabile giovanile del Comitato ufficiale Unità d'Italia Alto Adige)

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  2. La storia ci insegna che dei liberali c'è poco da fidarsi...sono liberali e tolleranti con i fascisti ma poco liberali con i comunisti, erano così nel 1920 sono così oggi.
    Se in Italia abbiamo avuto 20 anni di dittatura lo dobbiamo in gran parte a loro.
    Trasformisti...

    Povero Garibaldi..uno che affermava "la mia patria è dove ci sono oppressi" se vedesse il proprio paese rappresentato da papponi e mafiosi

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  3. Non rispondo agli "Anonimi", a coloro che contrariamente a me non si sono mai presi la responsabilità di firmarsi e di mettere la faccia per quel che dicono. Io comunque sono tollerante con tutti e mi sembra di averlo sempre coerentemente dimostrato, anche invitandovi alla manifestazione come organizzatori, evidentemente non vi accorgete di essere voi i tolleranti a corrente alternata.
    Chissà cosa direbbe Mazzini se si sentisse dare del trasformista. Ci sono liberali trasformisti come ci sono fascisti e comunisti trasformisti, ma in ogni caso non mi sembra quest'ipotesi sia riferibile a me, che sono entrato in Forza Italia e ci sono sempre rimasto!

    Buona serata Anonimo.

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  4. Trasformismi era riferito ai liberali non a Mazzini.
    Certo è una categoria che si può applicare a molti ex comunisti ed ex fascisti.
    Ma un liberale che fa delle cose con i nostalgici del duce e della repubblica di salò mi puzza un pò...poi scegli te le persone con cui fare le cose...l'amore per la patria non può giustificare unioni con chi la libertà te la vuole togliere...

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  5. non capisco cosa intendi, cerci di unire fascisti, communisti, antifascisti. wtf?
    e solo per festeggiare l'unita pensi che noi dimenticiamo i nostri principi fundamentali per fare un manifestazione insieme alle merde di casapound ecc.??? il tuo (e non solo) problema è forse che non sai fissare un confine. Una volta insieme con la estrema destra, una volta centro destra e poi magari anche con i communisti...

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  6. poi "Italiani di lingua tedesca"...hahaha...ma famme un piaser, ma dove e' uscito sto Bertoldi????

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  7. ITALIANOeTIROLESE_TIROLESEeITALIANO12 aprile 2011 alle ore 12:15

    Non conosco personalmente il sig. Bertoldi. Devo dire che forse nella sua innocenza non riesce a comprendere che fare festa con gli uni e con gli altri senza rimanere incuneato da qualche parte è praticamente impossibile. Io la penso come lui e sono contro i massimalismi, però condivido chi dice che non si può stare contro la libertà te la vuole togliere. Io amo la diversità, e l'Alto Adige-Sudtirolo è bellissimo anche per questo. Non posso stare contro chi è contro l'essenza eterogenea della società in cui vivo. Insomma chi sta a sinistra non venere Stalin, Mao e Ho Chi Minh. Chi sta a sinistra difende un certo tipo di idee che sono applicabili ad ogni contesto ed è anche per questo che si sposano con una certa linea cattolica di stampo sociale. Mentre chi sta a destra proprio non ce la fa(io almeno ancora non ne ho conosciuti) a non idolatrare e rispettare le figure si hitler e mussolini (figurati se lo fanno quelli di casa pound). E poi figurarsi se la destra sociale è sociale con tutti quelli che abitano in un certo paese o solo con quelli che dall'alto sono stati accreditati come tali. Basta ipocrisie, retorica e mascheramenti vari. I fascisti vanno chiamati con il loro nome: Fascisti! Poi ognuno faccia come crede, ma io mi riconosco solo nei repubblicani italiani (Mazzini incluso) e ciò che c'è stato dopo la Liberazione ovvero la Repubblica fondata sull'Antifascismo dalle due più grandi famigie politiche italiane: Cattolici e Comunisti.

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