giovedì 24 aprile 2014

25 April in Aktion!

Die einzelnen  Veranstaltungen am morgigen 25. April in Südtirol im Überblick:

Meran
Jugenddienst Lana-Tisens
  • 11.00: Gegen das Vergessen
Meran Resiste
  • 15.00: Antifaschistischer Stadtrundgang (Treffpunkt: Mazzini-Platz) 
  • Ein historischer Rundgang durch Meran Treffpunkt: 15:00 Uhr Mazzini Platz (Kreisverkehr bei FOS) Vom Mazziniplatz, über Freiheitsstraße, Lauben, Postbrücke bis ins Steinachviertel zum Psairer Tor; Dauer: 1 Stunde. Die dunkle Zeit des Faschismus und Nationalsozialismus hat in Meran zahlreiche Spuren hinterlassen. Straßennamen, Gedenktafeln, Stolpersteine und Denkmäler geben heute noch Auskunft über die Vorgänge und Tragödien, die sich unter der Herrschaft der Faschisten und Nazis in der Kurstadt abgespielt haben. Andere Spuren sind heute ohne das entsprechende Hintergrundwissen nicht mehr im Stadtbild sichtbar.
    Anlässlich des Tages der Befreiung werden wir uns am 25. April im Rahmen eines Stadtrundgangs auf ebendiese Spuren – die sichtbaren und die versteckten – im Meraner Stadtbild begeben. Wir tauchen dabei in eine Zeit ein, in der Meran von der Diktatur im Würgegriff gehalten wurde und Menschen aufgrund ihrer Religion, ethnischen Zugehörigkeit oder politischen Ausrichtung verfolgt, inhaftiert und in Konzentrationslager deportiert wurden.
    Eine Zeit, in der Antifaschisten noch bei Kriegsende auf offener Straße erschossen wurden und Partisanen in der Umgebung der Stadt aktiv waren. In die Zeit des Faschismus und der Resistenza in Meran.
    Der Stadtrundgang beginnt am Mazzini-Platz, führt an verschiedenen Stationen vorbei durch die Innenstadt und endet am Passeirer Tor.
    (mit Joachim Staffler, Student der Geschichte/Politik)

Bozen
Skateniamoci
  • 10.00 - 18.00 Torneo di calcio a 5 
  • 13.00 - 18.00 Food, Drinks and Music - Murjah Warriors & Radio Fontani selection - Sound System installed
  • 18.00 - 19.00 Aperitif und Vorlesungen 
  • 19.00 - 20.00 Jokerface 
  • 20.15 - 21.15 NH3 
  • 21.30 - 23.00 Los Fastidios 
  • 23.15 - 24.00 Murjah Warriors & Radio Fontani - Sound System inna the area (Roots/Dub selections)
Comitato LAC/Pippo
  • 12.00-21.00 GARDEN & INDOOR - Music, food, drinks, and more... mit Skankin' Drops, The Behavior, Jo Stöckholzer, Felix Lalù, Homies For Life, Aleesa, Joe Lello Country Club, Cinco Guitarreros Deluxe, The Homeless Band, Lene Morgenstern
Festival delle Resistenze
  • 11.00: Confronto e sintesi di 5 progetti dedicati alla memoria e ai giovani 
  • 11.30: History Line
  • 17.30: Mostra Il Cubo di Rubic
  • 18.30: Concerto I(R)esistenti
  • 21.00: Incontro Corrado Augias

sabato 12 aprile 2014

Meran Resiste - Gruppe 25. April

Staatsfeiertag. Feiertag. Frei, eben? Am 25. April scheiden sich die Geister, und das ist gut so: Steht dieses Datum ja für den entscheidenden Wendepunkt im Kampf gegen die verbrüderten Faschismen in Europa. 

Es hat freilich nicht Schluss gemacht mit diesem Kapitel der Geschichte und hat es auch nicht können, weil sich Ideologien nicht abschaffen lassen und nicht verbieten. Wohl aber kann man sie abdrängen und ausgrenzen, sich Räume zurückerobern, Verbündete gewinnen, Konsens schaffen. In Südtirol hat dies länger gedauert als anderswo, ja es reicht bis in die Gegenwart hinein. Nichtsdestotrotz ist der 25. April ein wichtiges Datum, als Statement gegen nationalistisches, rassistisches und patriarchales Denken: Die dumpfe Vergangenheit hallt eben auch in der Gegenwart wieder, überall dort wo diese Ideen neue Anhänger finden, Wahlsiege feiern, Herzen gewinnen. Gerade deshalb wollen wir den 25. April unter das Banner der vergangenen Siege und der zukünftigen Herausforderungen stellen: Schluss machen mit einer Geschichte heißt, eine andere beginnen.

Am und um den 25. April wollen mehrere parteilich ungebundene Organisationen und Privatpersonen der Meraner Zivilgesellschaft, darunter der OstWestClub, Colletivo Studentesco Merano, der Verein Integration rock, und die Antifa Meran, mit einer Veranstaltungsreihe diesen Gedenk- und Feiertag begehen. Die abwechslungsreichen und dezentralen Veranstaltungen in Meran sollen einen Bogen spannen vom Gestern ins Heute, von Musik und Kunst zu Vorträge zu Filmvorführungen, von Aktionismus zu Debatte und Diskurs – Eine Sensibilisierung des 25 April mit Südtirol-Schwerpunkt aus deutscher und italienischer Sicht. Des weiteren wird eine Zusammenarbeit unter gemeinsamen Namen mit dem jungen Organisationsteam des "Skateniamoci" Festival in Bozen angestrebt. 





Festa nazionale, giornata di festa. Giornata libera, appunto? Il 25 Aprile separa le opinioni: questa data rappresenta la svolta cruciale nella lotta contro i fascismi in Europa. Ovviamente la parola “fine” non è stata scritta in questo capitolo della storia e non potrebbe essere scritta, perché le ideologie non si possono abolire o proibire. Ma possono essere messi da parte e possiamo conquistare nuovi spazi, guadagnare alleati e creare consenso. 

In Sudtirolo questo processo ha richiesto più tempo che altrove, arrivando fino al presente. Tuttavia il 25 Aprile è una data importante, come simbolo contro i pensieri nazionalisti, razzisti e patriarcali: l'eco del passato torna nel presente, rintocca ovunque queste idee riescano a trovare nuovi sostenitori, dove si vincono elezioni o cuori. Per questo vorremmo metterci, il 25 Aprile, sotto lo stendardo delle passate vittorie e delle sfide future: porre fine a una storia significa cominciarne un'altra. 

Il 25 Aprile e intorno a quella data vorremmo organizzare una serie di eventi a Merano per ricordare questa festa e sfida, insieme a molte associazioni apartitiche e personaggi della società civile meranese, tra cui il Club EstOvest, il Collettivo Studentesco Merano, l'associazione “Verein Integration rockt!” e l'Antifa Merano. Gli eventi vari e decentrati a Merano devono essere un ponte per portare il passato nel presente, tramite la musica e l'arte ma anche lezioni e proiezioni, dall'azionismo fino a dibattitie e discorsi. Una sensibilizzazione per il 25 Aprile con un focus sul Sudtirolo da punto di vista tedesco e italiano. Vogliamo coinvolgere le organizzazioni, associazioni, artisti e persone. Inoltre vorremmo cooperare, sotto lo stesso nome, con i giovani organizzatori del festival “SKAteniamoci” di Bolzano.



KALENDER/CALENDARIO

 13.04 Ostwest Club 16:00 Uhr
Aperitivo studentesco Torneo calciobalilla + Concerto dei „Red Haze“

18.04 Lana  

S.T.A.R.- South Tyrol against racism Streetsoccer + Konzert mit Gassenstroiner, Oi Factory und Dead End Generation Supportet by BGR und CS

19.04 Meran, Kimm 19:00 Uhr
Easter Clash mit Talco, The Koalas, Sysyphos, Shanti Powa

23.04 Ostwest Club 19:30 Uhr
Movienight

24.04 Ostwest Club 20:00 Uhr
Zigori Club Special „Faschismus und Nationalsozialismus in Südtirol“ Moderation: Markus Lobis mit Hans Heiss (Historiker) und Carlo Romeo (Historiker)

25.04 Meran 15:00 Uhr
Antifaschistischer Stadtrundgang mit Joachim Staffler

25.04 Bozen 

Gemeinsame Fahrt zum Skateniamoci Festival

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lunedì 7 aprile 2014

L'intolleranza delle Sentinelle in piedi - commento

"Ritti, silenti e fermi vegliamo per la libertà d’espressione e per la tutela della famiglia naturale fondata sull’unione tra uomo e donna.La nostra è una rete apartitica e aconfessionale: con noi vegliano donne, uomini, bambini, anziani, operai, avvocati, insegnanti, impiegati, cattolici, musulmani, ortodossi, persone di qualunque orientamento sessuale, perché la libertà d’espressione non ha religione o appartenenza politica, ci riguarda tutti e ci interessa tutti." 

Così si presentano le Sentinelle sul sito sentinelleinpiedi.it . Ritti, silenti e fermi. "Vegliano", poiché paventano il capezzale della famiglia naturale. Come oggetti scenici, le Sentinelle in Piedi posano nelle piazze italiane per volere imporre la loro opinione su come la famiglia dovrebbe essere: tradizionale. La libertà d'espressione è un caposaldo della cultura democratica, e le Sentinelle se ne prendono gioco. Vorrebbero dirci che la lotta di una minoranza per il riconoscimento della parità di diritti debba misurarsi con la verità, o l'incondizionalità, di un'opinione che difende "la natura". Perché la destra guardi a Rosseau oggi, cercando di intuire un possibile stato di natura delle cose, uno stato in cui l'uomo e la donna siano "buoni", è difficile da comprendere. Lo fanno per paura: per un omofobo l'omosessualità è un germe che va estirpato colpendo le persone "malate". Ma come mai, potrebbero davvero essere "infettati"? Perché mai? Combattono poiché credono che l'omosessualità stia diventando un'istituzione, un "nuovo ordine" del mondo latente e dominante, una "lobby gay" capace di dirigere il corso degli eventi. Un po' come la ka$ta… 

Certo, un figlio cresciuto da una coppia omogenitoriale potrebbe essere discriminato in società. Ma allora, la negazione di alcuni fantomatici "diritti dei bambini" non sarebbe condotta dalle coppie omogenitoriali bensì dalla società che li prende a carico a scuola, al lavoro, al parco, sull'autobus, in mensa, per strada, fra amici e coetanei. Oggi, il problema del bullismo nelle scuole miete centinaia di vittime in tutta Italia: sono i bulli a rovinare psicologicamente le persone, non una coppia che si prende cura dei propri figli. Le Sentinelle in Piedi, oltre a presentarsi con un apparenza mistica e protestando metafisicamente, spesso si oppongono economicamente o politicamente alle campagne di sensibilizzazione condotte nelle scuole contro il bullismo. Quasi esclusivamente, lottano assiduamente contro le campagne di sensibilizzazione che incoraggino gli studenti a non discriminare, non escludere e punire ragazzi e ragazze omosessuali. Le Sentinelle in Piedi si fanno scudo, in modo fittizio, di un'idea che gli serve solo per dimostrare la loro intolleranza verso la comunità omosessuale. Fra l'altro, si servono di alcuni "strumenti", i bambini, per seminare il panico e la diffidenza nella società civile: che una coppia gay rovini i figli e li cresca o gay o lesbiche, deboli e disadattati? Si, tanto è vero che le coppie eterosessuali, "naturali", crescono solo figli eterosessuali, forti e capaci. 

giovedì 3 aprile 2014

"Bozen hat ein Faschoproblem": Erneutes Konzert angekündigt

Bronson mit CP-Fahne
Bozen, weiter gehts: Wie bekannt wurde soll am 25. April ein weiteres Rechtsrock Konzert in Bozen stattfinden. Diesmal, ganz ohne Geheimnistuerei, in der "Rockaforte". Es soll die Rechtsrock-Band "Bronson" aus Rom, die der faschistischen Bewegung Casapound nahe steht, spielen.
 

Der 25. April ist der Tag der Befreiung vom Faschismus, der Liberazione und der Resistenza! Traurig aber wahr, dass gerade in Bozen, einer Stadt die wegen ihrer Vergangenheit Verantwortung zeigen müsste, ein solches Konzert stattfinden soll.
 

WIR aber werden den 25. April gemeinsam in Bozen mit unseren Freunden vom "Skateniamoci Festival" feiern. Denn der Faschismus sollte nur an einem Ort Platz haben: In den Geschichtsbüchern!
 

Ora e sempre!

 Wir verweisen hierzu auf die Bemerkung der Brennerbasisdemokratie:

"...wie passend: am 25. April. Welch ein Hohn… genau den Tag, als die Befreiung vom Faschismus (!) gefeiert werden soll, wollen die Ewiggestrigen nutzen, um uns vorzuführen, wie lebendig sie nach wie vor sind und wie unbehelligt sie in Südtirol agieren können.
Immerhin bleiben jetzt drei Wochen Zeit, um dies zu verhindern. Sonst? Kann man immer noch sagen, man werde beim nächsten Mal besser aufpassen."


UPDATE: 


Auch die neofaschistische Band "Blind Justice" hat sich angekündigt. Auf ihrer Facebookseite posten sie ein Bild mit dem Titel "Blind Justice is back! 25th Aprile live in Bolzano. See you there motherfucker! Up the Fascism!" Zu sehen ist das Siegesdenkmal in Bozen bei einer Kranzniederlegung. Hohn und Spott für die Opfer deutscher und italienischer Muttersprache des Nationalsozialismus/Faschismus. So etwas darf in Bozen nicht sein!
Unseren Informationen zufolge wollen die Bozner Neofaschisten das Konzert nach Trient verlegen.
Facebookseite von Blind Justice

martedì 1 aprile 2014

Neonazi Konzert Rückmeldung - "Konzert fand statt"

Wir fragen uns was beim Rechtsrock Konzert am Samstag in Leifers los war: Wie kommen die Bozner Faschos immer wieder an Lokalitäten und Genehmigungen um so was zu organisieren? War das wahrscheinliche Auftreten der deutschen rechten Kult-Band "Kategorie C" neben den anderen italienischen Fascho-Bands womöglich ein Versuch deutschsprachige und italienische Rechtsextremisten in Südtirol näher zusammen zu bringen?

Dolomiten vom 31.03.2014

Corriere dell'Alto Adige
Im Bericht der Dolomiten behauptet der Verwalter der Black Box, ein ehemaliger Gemeinderat der Lega Nord, es hätte kein rechtsextremes Konzert gegeben, sondern nur ein Konzert mit "disziplinierten Gästen". Ob dies nur eine versuchte Abschwächung der Tatsachen ist, oder ob wirklich einige der Bands nicht aufgetreten sind, ist noch unbekannt. Fakt ist, die Faschos wollten das Konzert bis zum Schluss geheim halten. Auf mehreren Eventseiten wurde das Konzert beworben, "nähere Informationen zum Ort gab es erst zwei Tage vorher. Zudem die abgebildeten Symbole von Video und Foto Verbot auf dem Konzertflyer. Auch gab es eine mögliche Falschinformation zur Ablenkung, laut den Informationen dieser Seite findet es auf Schloss Ried statt. 
 
Mögliche Falschinfo zur Ablenkung
Offizieller Konzerthinweis auf der Seite der VFS

Laut Augenzeugen hat man am Samstag im Raum Bozen und Leifers mehrere Gruppen Rechtsextremer gesehen. Ob die sich nur bei einem schönen Spaziergang die Sonne auf die Glatze schienen liesen?

UPDATE: "Bürgermeisterin Liliana Di Fede bestätigt nun doch den Auftritt von rechtsextremen Musikgruppen in der „Black Box“ Also doch: Das Konzert, welches am vergangenen Samstag im Leiferer Veranstaltungsort „Black Box“ stattfand, hatte einen rechtsextremen Hintergrund."
Quelle: Dolomiten, siehe Bild

Dolomiten 01.04.2014