lunedì 7 aprile 2014

L'intolleranza delle Sentinelle in piedi - commento

"Ritti, silenti e fermi vegliamo per la libertà d’espressione e per la tutela della famiglia naturale fondata sull’unione tra uomo e donna.La nostra è una rete apartitica e aconfessionale: con noi vegliano donne, uomini, bambini, anziani, operai, avvocati, insegnanti, impiegati, cattolici, musulmani, ortodossi, persone di qualunque orientamento sessuale, perché la libertà d’espressione non ha religione o appartenenza politica, ci riguarda tutti e ci interessa tutti." 

Così si presentano le Sentinelle sul sito sentinelleinpiedi.it . Ritti, silenti e fermi. "Vegliano", poiché paventano il capezzale della famiglia naturale. Come oggetti scenici, le Sentinelle in Piedi posano nelle piazze italiane per volere imporre la loro opinione su come la famiglia dovrebbe essere: tradizionale. La libertà d'espressione è un caposaldo della cultura democratica, e le Sentinelle se ne prendono gioco. Vorrebbero dirci che la lotta di una minoranza per il riconoscimento della parità di diritti debba misurarsi con la verità, o l'incondizionalità, di un'opinione che difende "la natura". Perché la destra guardi a Rosseau oggi, cercando di intuire un possibile stato di natura delle cose, uno stato in cui l'uomo e la donna siano "buoni", è difficile da comprendere. Lo fanno per paura: per un omofobo l'omosessualità è un germe che va estirpato colpendo le persone "malate". Ma come mai, potrebbero davvero essere "infettati"? Perché mai? Combattono poiché credono che l'omosessualità stia diventando un'istituzione, un "nuovo ordine" del mondo latente e dominante, una "lobby gay" capace di dirigere il corso degli eventi. Un po' come la ka$ta… 

Certo, un figlio cresciuto da una coppia omogenitoriale potrebbe essere discriminato in società. Ma allora, la negazione di alcuni fantomatici "diritti dei bambini" non sarebbe condotta dalle coppie omogenitoriali bensì dalla società che li prende a carico a scuola, al lavoro, al parco, sull'autobus, in mensa, per strada, fra amici e coetanei. Oggi, il problema del bullismo nelle scuole miete centinaia di vittime in tutta Italia: sono i bulli a rovinare psicologicamente le persone, non una coppia che si prende cura dei propri figli. Le Sentinelle in Piedi, oltre a presentarsi con un apparenza mistica e protestando metafisicamente, spesso si oppongono economicamente o politicamente alle campagne di sensibilizzazione condotte nelle scuole contro il bullismo. Quasi esclusivamente, lottano assiduamente contro le campagne di sensibilizzazione che incoraggino gli studenti a non discriminare, non escludere e punire ragazzi e ragazze omosessuali. Le Sentinelle in Piedi si fanno scudo, in modo fittizio, di un'idea che gli serve solo per dimostrare la loro intolleranza verso la comunità omosessuale. Fra l'altro, si servono di alcuni "strumenti", i bambini, per seminare il panico e la diffidenza nella società civile: che una coppia gay rovini i figli e li cresca o gay o lesbiche, deboli e disadattati? Si, tanto è vero che le coppie eterosessuali, "naturali", crescono solo figli eterosessuali, forti e capaci. 



Questi "guardiani del Medioevo" difendono la struttura medievale della famiglia. Inoltre, in un presunto clima pluralistico si servono di diverse idee che dal punto di vista della portata hanno dei richiami profondi, quasi patriottici o che rappresentano un'idea etica di società, per incutere ulteriore paura del futuro all'opinione pubblica: "l'Occidente", "la famiglia", "i bambini", "il matrimonio". Ma anche "utero in affitto" - "figlio Cicciobello", "mezz'uomo", o la psicologia. Le SiP si definiscono un movimento che ha "messo tutti d'accordo" sotto la bandiera dell'omofobia mascherata da Organizzazione Umanitaria. Di fatto, azzerano le differenze interindividuali, promuovendo un genere di persona, un "cittadino assoluto", ideale, che tutto sa in virtù della sua concordata limitazione sociale e della forza della propria capacità di "vendere". Il paradosso sta nel fatto che tale massa sostiene che "la libertà d’espressione non ha religione o appartenenza politica, ci riguarda tutti e ci interessa tutti." Un po' come dire che il panino che mi mangio a pranzo riguardi il grano di tutti. Per le Sentinelle in Piedi, la libertà d'espressione è uno strumento per persuadere le persone che la società stia andando nel verso sbagliato, verso un'"innaturalità". 

La strumentalizzazione tocca anche all'intento della protesta, o alla causa del cambiamento, la quale diventa anch'essa strumentale: la Crisi (dell'Occidente). Putin, paladino di una "Reazione Occidentale", raccoglie la fiducia e la simpatia di molti occidentali che vistisi privati della propria leadership sul mondo come Stato, vogliono tornare a sentirsi "assoluti", non più "relativi" (ed ecco svelato l'arcano del "pluralismo fantoccio" delle Sentinelle), in qualità di individui: un individuo come tutti, tutti come un solo individuo. Rosseau che, in virtù della "debolezza" dell'Occidente, si arrabbia e diventa Hobbes. In realtà, i summenzionati guardiani del Medioevo remano contro il riconoscimento di pari diritti alle coppie omosessuali perché di per se omogenitoriali, poiché crescerebbero "mezzi figli". Cattolici che, per difendere la tradizione, concepiscono, in antitesi ai propri ideali, l'istituzionalizzazione (condizionale-esterna) del "mezzo figlio", del figlio vessato, del figlio "non concepito" (quindi "non di proprietà": ma a questo punto, non è che il figlio di coppie eterosessuali è il vero "Cicciobello", scusate?). Vorrebbero spargere il timore della rivoluzione nella società. Invece, si tratta solo di fare un passo avanti e di educare a non discriminare le persone in base al loro orientamento sessuale. Peccato che, invece che incitare all'odio, attraverso delle performance di cattivo gusto e cruente, come un pestaggio in piazza, si affidino ad un tipo di performance metafisica, corale, oratoriale e sacra come la merce esposta in un Concept Store: vendi un'idea, non un prodotto: vendi un'opinione, non le botte. Si servono dei bambini delle coppie omogenitoriali definendoli "rovinati" poiché vengono discriminati, e quindi non possono vivere una vita felice. Ma non è un palese, ennesimo controsenso?"

by DR




Venerdì 11 aprile alle ore 18.00 le Sentinelle in Piedi torneranno a Trento, ancora una volta in piazza Duomo! Come la volta scorsa, saremo in piazza Duomo anche noi. PACIFICAMENTE E DEMOCRATICAMENTE. Esprimeremo il nostro dissenso con un FLASHMOB: davanti alle Sentinelle in Piedi noi cadremo a terra, perché gay e lesbiche e trans cadono a terra ogni giorno che qualcuno nega loro diritti e dignità, ogni volta che vengono offesi, per ogni schiaffo, per ogni insulto.

ARCIGAY E ARCILESBICA del TRENTINO

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