venerdì 30 gennaio 2015

lunedì 26 gennaio 2015

Commento - manifestazione a Cremona

"Sabato migliaia di antifasciste e antifascisti sono giunti a Cremona da tutta Italia per portare la propria solidarietà ai compagni del centro sociale Dordoni, e in particolare ad Emilio che si trova ancora in ospedale in gravi condizioni, partecipando alla manifestazione nazionale indetta in risposta all'aggressione di domenica scorsa da parte di una sessantina tra militanti locali di CasaPound e fascisti provenienti da altre città. In quell'occasione le forze dell'ordine si erano limitate ad identificare gli aggressori per poi lasciare che si allontanassero indisturbati, mentre i compagni presenti venivano caricati. Alcuni di loro sono addirittura indagati.

Quelle Bild: lombardia24news


Per quanto riguarda la cronaca della manifestazione, che comunque si può facilmente reperire nei vari siti di movimento, nel momento in cui il corteo, partecipatissimo e composito, è arrivato nelle vicinanze della sede cittadina di CasaPound, difesa da polizia e carabinieri, e la testa ha cercato di avvicinarsi, prima che si arrivasse al contatto le forze dell'ordine hanno iniziato a sparare una grande quantità di candelotti lacrimogeni contro il corteo, mentre da parte dei compagni nelle prime file ci sono stati lanci di petardi, pietre e bottiglie. L'aria umida e stagnante di Cremona si è rapidamente saturata di gas CS. A questo punto il corteo si è spezzato in diversi tronconi. Fortunatamente la parte posteriore è riuscita a indietreggiare in modo relativamente ordinato. Una parte del corteo, tra cui noi, è tornata al Dordoni (da dove la manifestazione era partita), mentre per almeno un'altra ora sono continuati i tentativi della testa di avvicinarsi alla sede fascista e i lanci di lacrimogeni da parte delle forze dell'ordine. Alla fine tutti i compagni sono riusciti a fare ritorno senza che ci fossero feriti o fermati.

Faccio solo un paio di considerazioni: è più che legittimo discutere sugli obiettivi, sull'organizzazione e sulla gestione del corteo e sugli episodi di danneggiamento che si sono verificati, temi sui quali qui non mi esprimo perché ciò richiederebbe una riflessione lunga e articolata impossibile in un veloce commento a caldo. Va sottolineata però la condotta come sempre indecente di gran parte dei mezzi di informazione, che di fronte ad aggressioni fasciste con persone massacrate minimizzano e parlano genericamente di "scontri" se non addirittura di rissa tra bande, mentre prima, durante e dopo le manifestazioni in risposta a queste aggressioni portano avanti campagne terroristiche e sensazionalistiche, parlando di città ostaggio dei violenti, devastazione e arrivando a rispolverare i fantomatici "black bloc". Nessuno dice invece una parola su istituzioni e forze dell'ordine che proteggono gli aggressori fascisti e non si fanno problemi a sparare centinaia di candelotti di gas tossico (vietato in guerra ma usato per l'ordine pubblico) colpisce in modo del tutto indiscriminato anche i manifestanti pacifici e chi con la manifestazione non c'entra niente. Niente su questo neppure da parte di certa sinistra che parla di "150 violenti che hanno rovinato una manifestazione pacifica" e invoca la repressione, peraltro prontamente annunciata dalle istituzioni."
 
un compagno di bolzano

martedì 20 gennaio 2015

Aggressione fascista a Cremona


Aggressione fascista a Cremona. Sessanta fascisti di CasaPound cremonesi con il supporto di squadristi provenienti da fuori hanno assaltato il Centro Sociale Dordoni e durante gli scontri per difendere lo spazio un compagno è stato colpito a sprangate in testa e attualmente è in coma in gravissime condizioni.

Faschistischer Übergriff in Cremona. Ca. 60 Neofaschisten von Casapound und einigen Unterstützern von anderen Städten, haben das "Centro Sociale" in Cremona angegriffen. Die traurige Bilanz: Ein Mann vom CSA im Koma.

Solidarität! Solidarietà! Keinen Fußbreit den Faschisten! Allerta!
 

Antifa Meran

lunedì 19 gennaio 2015

Brixner hinter Etschlichter-Seite?



Laut einem Schreiben auf Indymedia ist es gelungen, den Autor des Etschlichter-Blogs aufzudecken: Ein junger Brixner, der früher bei der Süd-Tiroler Freiheit war, soll hinter der Naziseite stecken.
"Licht aus", unter diesem Titel findet sich eine Verlautbarung eines gewissen "BAS - Bund der AntifaschistInnen Südtirol", in dem bekannt gegeben wird, die Identität des Betreibers der neonazistischen Etschlichter-Seite zu kennen.
Die Etschlichter-Widerstandsbewegung sei demnach eine "One-Man-Show", die bis jetzt außer großen Worten nicht viel auf die Reihe gebracht hat.
Die VerfasserInnen scheinen den Etschlichter-Betreiber nun zu kennen: "Ein junger Mann aus Brixen, früher mal bei der Süd-Tiroler Freiheit, in Österreich studiert und jetzt Angestellter in Brixen.", heißt es weiter.
Der Text schließt mit den Worten: "Licht aus: Ein Tag hat 24 Stunden." Es ist anzunehmen, dass der Name des Autors veröffentlicht wird, sollte die Seite weiterhin online sein.