Bolzano e l'Alto Adige sono luoghi in
cui la Lega Nord non è mai riuscita a radicarsi. Non è mai riuscita
per la particolare situazione storico-politica della provincia e
perchè qui un'ampia autonomia esiste già dal 1972, quando è stato
approvato il secondo pacchetto di autonomia. Quindi l'unico argomento
cui la Lega può affidarsi per macinare consenso rimane la lotta
contro l'immigrazione, contro i Rom e contro i centri di accoglienza
per i profughi.
Da svariati mesi infatti la linea del
Brennero è un luogo di passaggio per migliaia di profughi
provenienti dal corno d'Africa, dalla Siria e da altri luoghi
devastati da guerre e miseria. L'Alto Adige è appunto un luogo di
passaggio, visto che quasi tutti questi profughi sono diretti verso
il nord Europa. Pattuglie di poliziotti austriaci, tedeschi e
italiani controllano i treni diretti a Monaco in cerca di immigrati
“irregolari” o profughi e li buttano giù dal treno. Quando fu
discussa l'idea di creare al Brennero uno spazio di accoglienza per i
profughi tutta la destra razzista e fascista ha fatto manifestazioni
al confine austriaco per opporsi a questa eventualità. In questo
video del 14 novembre 2014 si può già vedere come anche qui la
saldatura politica fra la Lega guidata da Maurizio Fugatti e la
destra fascista di CasaPound sia una realtà anche qui in Provincia
già da qualche tempo.
Piazza Matteotti era piena per svariati
motivi. La gente era lì per il fenomeno mediatico Matteo Salvini,
che da mesi appare quotidianamente in tutti i talk show politici
televisivi, a qualsiasi ora del giorno e della notte. Molti erano i
curiosi, sicuramente la maggioranza erano sostenitori. Ripete come un
automa i soliti ritornelli. Discorsi semplici, elementari, non
verificabili, spesso palesemente falsi che lisciano il pelo agli
istinti più bassi delle persone. La sua retorica tutta incentrata
sulla paura del diverso, dello straniero, del clandestino, delle
presunte malattie che gli immigrati portano aizza gli istinti più
beceri, la gente applaude.
Nel suo comizio ha esordito dicendo che
Bolzano gli sembrava Beirut, dimostrando di non avere la più pallida
idea di che tipo di città sia la capitale libanese.
LA FACCIA COME IL CULO
“La
storia era un palinsesto che poteva essere raschiato e riscritto
tutte le volte che si voleva.” Orwell 1984
Salvini è il
leader politico di un partito che è stato quasi sempre al potere
negli ultimi 20 anni. Un partito politico, la Lega Nord che ha
portato l'Italia in una situazione di guerra permanente, approvando
le invasioni dell'Afghanistan nel 2001, dell'Iraq nel 2003 e
appoggiando il bombardamento della Libia nel 2011.
Guerre che hanno
destabilizzato pesantemente un intera area geografica, creando le
condizioni ideali per l'esodo di popolazioni a cui oggi stiamo
assistendo sull'isola di Lampedusa e vicino a casa nostra, qui a
Bolzano e al Brennero.
Salvini parla come
se non avesse nessuna responsabilità. Come se il suo partito non
avesse svolto alcun ruolo nella situazione che ad oggi si è venuta a
creare. Nel cittadino medio la memoria storica è ridotta a quello
che si è mangiato a pranzo, figurarsi ricordare chi ha votato le
guerre o chi ha approvato leggi come la Bossi-Fini. I discorsi
sull'immigrazione, sui profughi e sugli zingari accendono gli animi
come pochi altri e lasciano ampio spazio all'irrazionalità,
all'impulsività, ai pregiudizi.
E' difficile
contrastare un discorso irrazionale con argomentazioni razionali, è
difficile contrastare la paura con la ragione. E Salvini, insieme ai
suoi tirapiedi fascisti lo sa bene.
Salvini si pone
come “uomo nuovo”, anche se fa parte di un partito che ha avuto
numerosi casi di corruzione e ruberie varie. La sua ascesa è stata
possibile soltanto grazie all'incredibile visibilità mediatica che
gli è stata riservata dai media e alla loro compiacenza ed assenza
di critica. Ma sbaglieremmo nel pensare che quello che dice non viene
condiviso da ampi strati popolari della società. Da questo punto
dobbiamo partire per combatterlo.
GIORNALISTI E GIORNALAI
I giornali e i
giornalai che scrivono su quotidiani locali come l'Alto Adige non
aiutano di certo e da mesi portano avanti una campagna
sensazionalistica su degrado, immigrazione e criminalità dipingendo
Bolzano come uno dei peggiori barrios di Caracas, o come una città
piena di bidonvilles tipo Calcutta. La paura si può creare ad arte
intorno al tavolo di una redazione, bastano un paio di giornalisti
disonesti e con voglia di fare carriera e la realtà all'occorrenza
si può inventare, diffondendo paranoia e sensazione d'insicurezza.
Non solo giornali
ufficiali come l'Alto Adige (gruppo Repubblica-espresso) ma anche
schifezze online di finti giornalisti come “Il giorno dell'Alto
Adige” http://ilgiornoaltoadige.it/
sono funzionali a dare una sembianza di serietà alle menzogne
razziste propagandate dalla politica.
Inutile dire che
per i giornalisti locali la memoria a lungo termine non funziona, e
nemmeno quella a breve. Per cui inutile sperare in loro per un
analisi più approfondita di quello che succede in città.
I FATTI di Piazza Matteotti
Durante il comizio
del razzista Salvini un gruppo di circa 30 persone molto variegato si
avvicina alla piazza per contestare il ciarlatano di turno. Una
contestazione ironica verso chi fa propaganda politica sulla morte e
sulla pelle degli ultimi del pianeta. Una contestazione tranquilla
verso chi fa parte di un partito che ha portato l'Italia in guerra e
in chi è complice dell'istituzione dei CIE e di leggi infami come la
Bossi-Fini o la Fini-Giovanardi. Una contestazione contro chi è da
sempre forte con i deboli e zerbino con i prepotenti.
Insomma, 30
persone si avvicinano alla piazza con cartelli, fischietti e slogan.
Vengono notati da alcuni fascisti di CasaPound che erano in piazza.
Alcuni militanti di CasaPound, candidati al consiglio comunale di
Bolzano, tentano di aggredire fisicamente i contestatori.
Ecco qui i video
in cui si possono vedere in azione.
Video girato dal
giornale Alto Adige:
http://video.gelocal.it/altoadige/dossier/comunali-2015/salvini-a-bolzano-dal-bagno-di-folla-alle-contestazioni/42059/42143
Video di Goinfo:
https://www.facebook.com/goinfo.it/videos/971339039565218/https://www.facebook.com/goinfo.it/videos/971339039565218/
Video di Goinfo:
https://www.facebook.com/goinfo.it/videos/971339039565218/https://www.facebook.com/goinfo.it/videos/971339039565218/
Questo è un video
girato dal quotidiano locale Tageszeitung che ha intitolato il video
in modo appropriato:”i picchiatori di Salvini”.
http://www.tageszeitung.it/2015/05/05/salvinis-schlaeger/
Lega e Casapound BZ con Spagnoli e "saluto romano" |
Un dato da sottolineare è che la piazza del 5 maggio non era la classica piazza della Lega, ma era una piazza diversa, figlia dell'alleanza che a livello nazionale è stata sottoscritta con il movimento neofascista di CasaPound. Un movimento politico che si pone di fatto come una sorte di cane da guardia nei confronti di un politico leghista che da decenni è presente nelle istituzioni italiane ed europee come Salvini.
Chi è andato a
contestare evidentemente ha sottovalutato la possibilità della
presenza in piazza dei fascisti e del loro possibile ruolo.
Screenshot TZ: Andrea Bonazza e il "saluto romano" |
CP Bolzano |
CP Bolzano |
CP Bolzano |
OPPORTUNISMO POLITICO
Un fatto da non
sottovalutare. I fascisti in generale e quindi anche CasaPound hanno
da sempre questo doppio binario: da una parte una finta retorica
“rivoluzionaria” e “ribellistica” dall'altra parte cercano di
continuo legittimazione ufficiale da parte di partiti e istituzioni,
provando ad entrarci in vari modi.
Alle elezioni
politiche del 2013 CasaPound candidò Maurizio Puglisi Ghizzi (ex
Msi-An) per un seggio al Senato nel collegio Bolzano-Bassa Atesina
ottenendo in tutto 1.160 voti (1,3%).
Voti raccolti in
gran parte a Bolzano (908 voti, l'1,7% a livello cittadino) e Laives
(135 voti per il 1,5% a livello cittadino). Le due realtà locali in
cui questo movimento fascista è maggiormente presente. Un risultato
mediocre, ma notevole se confrontata alla media nazionale dello
0,14%, che è stato possibile soprattutto grazie all'appoggio del
partito locale Unitalia e dei suoi dirigenti.
Alle elezioni
comunali che si terranno il 10 maggio CasaPound appoggia il candidato
sindaco Giovanni Benussi, un vecchio arnese della destra locale
riciclatosi nel corso degli anni in varie coalizioni politiche di
destra.
il candidato dei fascisti, Giovanni Benussi, volontario
della San Vincenzo
|
Nonostante un
imbarazzo di facciata tenuto da Benussi dopo l'aggressione dei
fascisti di Cpi nel
marzo scorso
contro 3 giovani identificati come antifascisti, (in cui a parole
prese le distanze da tale fatto1),
di fatto Benussi ha aspettato che si calmassero le acque per fare
finta di niente e continuare ad incassare l'appoggio del movimento
neofascista nell'indifferenza generale. Un appoggio fondamentale sia
per Benussi che per CasaPound. A Benussi i fascisti fanno comodo come
base militante per attacchinaggi, volantinaggi e organizzazione di
iniziative varie, mentre per CasaPound è un utile cavallo di troia
per tentare di entrare in consiglio comunale e portare nelle aule
istituzionali le proprie rivendicazioni in modo diretto.
A Bolzano negli
anni passati i militanti di CasaPound avevano come riferimento
politico istituzionale Unitalia (un partito locale nato da una
scissione a destra di Alleanza nazionale), che rimane comunque un
appoggio istituzionale importante per Cpi.
QUALE ANTIFASCISMO
L'opposizione al
fascismo è una questione sociale che non può essere delegata alla
polizia. E' illusorio pensare che sia la polizia a risolvere questo
problema. E certamente anche qui le sensibilità si scontrano.
Va fatto un lavoro
di base, di informazione, di aggregazione su valori ben chiari, che
non lascino spazio a nessun tipo di ambiguità. A Bolzano da anni
esistono appuntamenti cui partecipano migliaia di persone in
occasione del 1° maggio, del 25 aprile o in feste estive sui prati
del Talvera. Partecipanti che sicuramente condividono i valori delle
feste ma che non tramutano questi sentimenti di simpatia in azione
quotidiana. Questo non succede perchè queste feste troppo spesso
vengono depotenziate e depoliticizzate, ridotte a mera ricorrenza,
happening.
Bisogna tornare a
parlare di politica, parlare di responsabilità, parlare di lotta. E
per farlo bisogna tracciare un solco, erigere una barricata fra chi
difende gli interessi e i privilegi dei ricchi e chi invece difende
le lotte degli sfruttati.
Con un festival
come quello delle resistenze che negli ultimi anni è stato fatto in
piazza Matteotti nel periodo intorno al 25 aprile non ci facciamo
nulla. Quando la parola resistenza viene ridotta a quella della
lampadina abbiamo capito che bisogna ripartire da zero, da poche
cose, ma chiare.
E la resistenza
non si fa con i soldi della provincia che allestisce festival per
accontentare la cerchia di amici ma si fa in modo autonomo, magari
anche in piccoli appuntamenti e situazioni che sappiano però
trasmettere qualcosa a chi partecipa, che sappiano coinvolgere e fare
partecipare le persone a dei percorsi di lotta. E non solo
chiacchere..da festival appunto.
La lotta al
fascismo oggi si fa attraverso l'opposizione al razzismo di stato
personificato da squallidi personaggi come Borghezio e Salvini. Si fa
rilanciando la lotta contro progetti di guerra. Si fa lottando a
fianco dei lavoratori, si fa lottando per garantire una casa a tutti.
Si fa indirizzando la rabbia contro i padroni. Si fa smontando il
giochetto che trasforma le vittime in carnefici che tanto piace ai
leghisti e ai razzisti di ogni risma.
Si fa aumentando
la consapevolezza che la causa della crisi economica e del
conseguente impoverimento generale è dovuta alle speculazioni dei
grandi gruppi finanziari, degli industriali e dei dirigenti politici
di cui fa parte anche Salvini da decenni, e non è certo colpa di
chi arriva rischiando la vita sui barconi se qui a Bolzano pagare un
affitto è diventato insostenibile.
Sono ragionamenti
che dobbiamo iniziare a ripetere e ad approfondire continuamente.
Perchè non è possibile che il Salvini di turno insieme al suo amico
nerd candidato sindaco a Bolzano vengano a fare la morale sui
profughi che il loro stesso partito con le sue bombe democratiche ha
costretto a diventare. Rendere la memoria viva è un nostro compito.
La situazione
attuale, l'allarmismo e il clima emergenziale in cui ci costringono a
vivere da anni è creato anche con gravi responsabilità da parte dei
giornalisti. Iniziare a costruire la controinformazione è
fondamentale, per evitare certi sciacalli in cerca di scoop e
sensazionalismo.
I fatti di Piazza
Matteotti dimostrano anche per chi ancora non se ne fosse accorto che
l'opposizione ai razzisti di ogni tipo presume anche la necessità
dell'autodifesa.
A Bolzano da anni
esistono i fascisti (sì quegli opportunisti politici che i
giornalisti chiamano “ragazzi di destra”), forse qualcuno ora si
sveglierà e penserà di organizzarsi: meglio tardi che mai.
Rilanciamo la
solidarietà, la lotta contro missioni militari e contro ogni guerra,
rilanciamo la lotta verso i veri responsabili delle sempre peggiori
condizioni in cui viviamo: banche, istituzioni finanziarie e
politiche, e speculatori di tutti i tipi.
In tempi di
conflitto sociale come questo i fascisti meriterebbero la stessa
attenzione della mosca che viene attirata dalla merda, ma è
altrettanto vero che quando la loro presenza diventa un fattore che
mette a rischio l'agibilità politica non si può fare a meno di
affrontarlo.
“Se ci sono i
disoccupati la colpa è dei padroni e non degli immigrati” non
è solo uno slogan.
Nachdem bei den Bozner Wahlen nun die extreme Rechte gewonnen hat, in primis Casapound, wäre mal darüber nachzudenken, ob vielleicht ihr mit euren Ideen komplett falsch liegt.
RispondiEliminaVerstehe nicht was Du mit Deinem Kommentar sagen willst.
RispondiEliminaCPI ist auch knappe 2,4% gekommen (immer noch zuviel für deklarierte Faschisten), aber da von einem "Sieg" zu sprechen?
Durch die ständigen skandalösen Pressemeldungen wirkt das natürlich alles viel schlimmer, aber genau das will CPI ja.
Diese Diskussion habe ich schon in ähnlicher Weise während meines Aufenthaltes in www.lamaiena.it Marling erlebt... ich denke es ist nun gut, denn es wird immer wieder das Gleiche wiederholt
RispondiElimina