ONOREVOLI COLLEGHI ! —
Ci sono pagine, nella
storia dei popoli e degli uomini, che
grondano di dolore e di
ingiustizia.
Comincia così la proposta di legge
presentata nel 2003, che porterà nel 2004 all'istituzione del Giorno
del Ricordo.
Tra i firmatari spunta un nome:
Mussolini. E' la nipote, ma rimane un colpo pesante
Che porta a ricordare. Un popolo senza
memoria, ha scritto Sepulveda, è un popolo senza futuro.
Mi viene quindi in mente una frase, riportata dal documentario Fascist Legacy di History Channel, del nonno di Alessandra Mussolini, che così si rivolgeva ai soldati della Seconda Armata in Dalmazia, nel 1943:
Mi viene quindi in mente una frase, riportata dal documentario Fascist Legacy di History Channel, del nonno di Alessandra Mussolini, che così si rivolgeva ai soldati della Seconda Armata in Dalmazia, nel 1943:
“So che a casa vostra
siete dei buoni padri di famiglia,
ma qui voi non sarete mai abbastanza ladri, assassini e stupratori”
ma qui voi non sarete mai abbastanza ladri, assassini e stupratori”
E sempre ricordando quanto detto in
tale documentario, l'Italia a differenza della Germania non è mai
riuscita a de-fascistizzarsi, a fare i conti con la propria storia
per riuscire ad andare oltre.
In Italia la memoria è funzionale: all'italiano piace ricordare solo certe cose, quindi non ci stupisce che sia un Governo Berlusconi, quello del Kapò a Schultz e del "Mussolini che ha fatto solo cose buone", a sdoganare anche la propaganda sulle foibe.
Le foibe ci sono state: questo è
storicamente appurato e nessuna persona in buona fede può
"infoibarle", dimenticarle. Ma non si può neppure
ingigantirle a scopo puramente propagandistico, come è accaduto con
l'istituzione del Giorno del Ricordo, che viene oggi strumentalizzato
(dagli che stessi che l'hanno voluto) con mirabolanti cifre e falsi
storici. Perché una memoria funzionale permette di distorcere la
storia, con la sicurezza che l'ignoranza delle persone porti ad
accettare tutto. Per ritornare alle vecchie glorie irridentiste, a
quel confine orientale che il nazionalismo italiano non può
abbandonare. Per equiparare le vittime del nazifascismo, ricordate
con la Giornata della Memoria, con le vittime italiane ricordate con
il Giorno del Ricordo.
Ma per capire meglio le foibe vi
rimando ad un articolo migliore del mio di Lorenzo Filipaz su WuMing, che con le sue FAQ
spiega tutto quanto c'è da sapere.
Non siamo senza Memoria: noi
ricordiamo i crimini fascisti, di oggi e di ieri, costellati di
rappresaglie e soprusi. Noi ricordiamo bene, per non cadere nella
trappola di una storia relativista, serva della propaganda come chi
la utilizza è servo del padrone. Noi ricordiamo ben come le vittime
di cui dovremmo ricordarci sono anch'esse vittime del fascismo: di
quella follia che ha pervaso l'Italia, creando quel conflitto etnico
in nome delle "razze superiori" che sarà alla base delle
foibe.
L.
L.
Per troppo tempo le sofferenze patite dagli italiani giuliano-dalmati con la tragedia delle foibe e dell'esodo hanno costituito una pagina strappata nel libro della nostra storia. Il parlamento con decisione largamente condivisa ha contribuito a sanare una ferita profonda nella memoria e nella coscienza nazionale. Oggi la comune casa europea permette a popoli diversi di sentirsi parte di un unico destino di fratellanza e di pace. Un orizzonte di speranza nel quale non c'è posto per l'estremismo nazionalista, gli odi razziale e le pulizie etniche"......Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
RispondiEliminaAbbiamo l'obbligo di commemorare questa giornata e nel contempo la necessità di opporci all'orgoglio fascista che ha fatto di questa giornata la sua sudicia bandiera.
Nick