[CGIL-AGB.IT] Die Gewerkschaft AGB/CGIL hat in den vergangenen Monaten eine nationale Kampagne gegen Rassismus durchgeführt, um den ausländerfeindlichen Tendenzen entgegen zu wirken, die in Italien immer häufiger zu beobachten sind.
Mit einer Initiative zum Thema Einwanderung wird diese Kampagne nun am 13. März abgeschlossen. Doriana Pavanello befasst sich seit jeher mit dieser Thematik. Sie ist Mitglied des Landessekretariats des AGB/CGIL Südtirols sowie der Landeskommission für Chancengleichheit.
Welches sind die Ziele dieser Kampagne?
Wir möchten vor allem die einzelnen BürgerInnen und die Vertreter der Institutionen ansprechen und diese zu einem individuellen Einsatz gegen Rassismus bewegen. Es ist wichtig, aktiv gegen Falschinformation und Vorurteile vorzugehen, denn diese behindern jegliche Integration und somit die Verwirklichen einer multikulturellen Gesellschaft.
Wir durchleben zurzeit eine schwierige Fase, nicht zuletzt auch aufgrund der derzeitigen Wirtschaftskrise.
Die Auswirkungen dieser weltweiten Krise wird die armen Länder besonders hart treffen und daher das Phänomen der Einwanderung, auch der illegalen, bei uns noch verstärken. Man muss sich fragen, ob man dieses Problem nur auf der Ebene der öffentlichen Sicherheit und der Auffanglager angehen will, oder ob es nicht vernünftiger wäre, zukunftsfähige politische Strategien der Integration zu entwickeln und umzusetzen. Maßnahmen wie die Verschärfung der Bestimmungen für die Erneuerung der Aufenthaltsgenehmigung bewirken einzig und allein einen Anstieg der Illegalität, wenn nicht gar der Kriminalität. Das Ergebnis ist eine explosive soziale Mischung und eine weitere Ausgrenzung der Einwanderer.
Weiterlesen auf www.cgil-agb.it
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[CGIL-AGB.IT] “Immigrazione” è il titolo dell’appuntamento che concluderà, venerdì 13 marzo, la serie di iniziative promosse in tutta la provincia dalla Cgil/Agb a sostegno della campagna antirazzismo, indetta a livello nazionale per dire NO alle tendenze xenofobe che stanno attraversando il Paese.
Ad illustrare l’iniziativa è Doriana Pavanello, della segreteria confederale, da sempre impegnata in prima linea su queste problematiche e membro della Commissione provinciale pari opportunità.
Partiamo dall’inizio, quale è l’obiettivo della campagna?
Vogliamo innanzi tutto richiamare l’attenzione dei singoli cittadini e dei rappresentanti delle istituzioni per chiedere un impegno individuale contro il razzismo, la discriminazione e la xenofobia. È necessario rompere la spirale di disinformazione e pregiudizi che bloccano ogni processo d’integrazione e ostacolano la costruzione di una società che sia davvero multiculturale.
E’ una fase complessa quella che stiamo attraversando, per tanti aspetti, primo quello economico.
Gli effetti dell’attuale crisi economica, di dimensione globale, si abbatteranno in modo ancora più drammatico sui Paesi poveri causando l’intensificazione dell’immigrazione anche clandestina. C’è dunque da chiedersi se il fenomeno si debba affrontare unicamente sul piano dell’ordine pubblico e con i Cie (centri identificazione/espulsione) o se, invece, non vadano impostate politiche di gestione e d’integrazione che guardino anche al futuro. I giri di vite imposti sul rinnovo e il mantenimento dei permessi di soggiorno sono destinati a favorire la clandestinità e l’illegalità, rendendosi strumenti funzionali allo sfruttamento di un’economia sommersa e altrettanto illegale se non criminale. Il risultato sarà quello di produrre una miscela esplosiva sul piano sociale e una maggiore marginalizzazione dell’immigrato.
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Welches sind die Ziele dieser Kampagne?
Wir möchten vor allem die einzelnen BürgerInnen und die Vertreter der Institutionen ansprechen und diese zu einem individuellen Einsatz gegen Rassismus bewegen. Es ist wichtig, aktiv gegen Falschinformation und Vorurteile vorzugehen, denn diese behindern jegliche Integration und somit die Verwirklichen einer multikulturellen Gesellschaft.
Wir durchleben zurzeit eine schwierige Fase, nicht zuletzt auch aufgrund der derzeitigen Wirtschaftskrise.
Die Auswirkungen dieser weltweiten Krise wird die armen Länder besonders hart treffen und daher das Phänomen der Einwanderung, auch der illegalen, bei uns noch verstärken. Man muss sich fragen, ob man dieses Problem nur auf der Ebene der öffentlichen Sicherheit und der Auffanglager angehen will, oder ob es nicht vernünftiger wäre, zukunftsfähige politische Strategien der Integration zu entwickeln und umzusetzen. Maßnahmen wie die Verschärfung der Bestimmungen für die Erneuerung der Aufenthaltsgenehmigung bewirken einzig und allein einen Anstieg der Illegalität, wenn nicht gar der Kriminalität. Das Ergebnis ist eine explosive soziale Mischung und eine weitere Ausgrenzung der Einwanderer.
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[CGIL-AGB.IT] “Immigrazione” è il titolo dell’appuntamento che concluderà, venerdì 13 marzo, la serie di iniziative promosse in tutta la provincia dalla Cgil/Agb a sostegno della campagna antirazzismo, indetta a livello nazionale per dire NO alle tendenze xenofobe che stanno attraversando il Paese.
Ad illustrare l’iniziativa è Doriana Pavanello, della segreteria confederale, da sempre impegnata in prima linea su queste problematiche e membro della Commissione provinciale pari opportunità.
Partiamo dall’inizio, quale è l’obiettivo della campagna?
Vogliamo innanzi tutto richiamare l’attenzione dei singoli cittadini e dei rappresentanti delle istituzioni per chiedere un impegno individuale contro il razzismo, la discriminazione e la xenofobia. È necessario rompere la spirale di disinformazione e pregiudizi che bloccano ogni processo d’integrazione e ostacolano la costruzione di una società che sia davvero multiculturale.
E’ una fase complessa quella che stiamo attraversando, per tanti aspetti, primo quello economico.
Gli effetti dell’attuale crisi economica, di dimensione globale, si abbatteranno in modo ancora più drammatico sui Paesi poveri causando l’intensificazione dell’immigrazione anche clandestina. C’è dunque da chiedersi se il fenomeno si debba affrontare unicamente sul piano dell’ordine pubblico e con i Cie (centri identificazione/espulsione) o se, invece, non vadano impostate politiche di gestione e d’integrazione che guardino anche al futuro. I giri di vite imposti sul rinnovo e il mantenimento dei permessi di soggiorno sono destinati a favorire la clandestinità e l’illegalità, rendendosi strumenti funzionali allo sfruttamento di un’economia sommersa e altrettanto illegale se non criminale. Il risultato sarà quello di produrre una miscela esplosiva sul piano sociale e una maggiore marginalizzazione dell’immigrato.
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